DOLORE POST-ICTUS

Le criticità del dolore post-ictus

Il dolore post-ictus rappresenta una sfida per la clinica: per la molteplicità delle sue forme e perché spesso interessa persone che a seguito dell’ictus o per l’età avanzata hanno difficoltà di comunicazione.

Esistono diversi tipi di dolore conseguenti all’ictus, che a volte possono presentarsi anche insieme. In particolare nel nostro caso d’uso abbiamo considerato:
• Il dolore neuropatico centrale
• Il dolore dovuto alla spasticità
• Il dolore della spalla emiplegica

Il dolore neuropatico centrale è collegato al danno che l’ictus ha provocato nelle aree del sistema somatosensoriale, la parte che riceve, integra, inibisce e coordina gli stimoli esterni e interni, in particolare quelli nocicettivi. Il dolore centrale può manifestarsi in tempi e modi molto diversi da persona a persona, in base alla localizzazione della lesione e a molti altri parametri. e.

Il dolore causato dalla spasticità, un anomala ed eccessiva attivazione di alcuni muscoli, che causa un anormale aumento del tono muscolare. Anche la spasticità è causata da un danno provocato dall’ictus al sistema nervoso centrale, in particolare della componente che regola i movimenti, ma anche da un tentativo “malriuscito” del sistema nervoso centrale di riorganizzarsi dopo il danno, soprattutto nell’esecuzione di movimenti complessi.

Dolore post-ictus - Pain RELife

Infine c’è il dolore da spalla emiplegica: l’ictus può provocare emiplegia, cioè la perdita di funzionalità motorie di tutto un lato del corpo, risultando in una vera e propria paralisi di metà corpo. L’emiplegia spesso si accompagna con il dolore alla spalla. In alcuni casi, a causa della debolezza dei muscoli della spalla, dopo l’ictus può verificarsi una sublussazione: In altri casi le sentinelle vengono attivate dai danni ai muscoli o ai tendini. Spesso poi si sviluppa una sensibilizzazione locale al dolore in questa zona del corpo.

Per questi diversi tipi di dolore esistono diversi tipi di terapie, che il medico deve studiare “su misura” per ciascun paziente. E’ importante tenere monitorato l’andamento del dolore per capire se sta migliorando con le terapie in corso. Fare una misurazione imparziale del dolore e comunicarla regolarmente consente al tuo medico di mettere a punto la cura più efficace per il tuo caso.